Gli eventi che sono catalogati come pericoli naturali e quindi rientrano in questa particolare classificazione sono: scivolamenti superficiali e profondi, crolli di roccia, caduta massi, flussi di detrito, valanghe e allagamenti.

 

La difesa del territorio è una categoria d’intervento che coinvolge trasversalmente i 4 settori principali d’attività e la cui specificità consiste in:

 

Sopralluoghi e rilievi geomorfologici in situ anche attraverso lavori in sospensione su corde portanti: sopralluoghi e ispezioni anche in luoghi accessibili solo tramite corde portanti, installazioni di strumentazione per la verifica della stabilità di pareti rocciose.

 

Calcoli di stabilità per versanti in terreni sciolti e roccia, stima dei volumi instabili.

 

Simulazione di caduta massi per la determinazione delle traiettorie e delle energie d’impatto.

 

Redazione delle carte dei fenomeni, d’intensità e delle zone di pericolo.

 

Analisi del rischio atta a stabilire l’effettiva necessità di intervento.

 

Analisi costi-benefici degli interventi di messa in sicurezza per stabilire la fattibilità e la priorità di realizzazione degli stessi, nonché la possibilità di ottenere sussidi federali.

 

­Progettazione degli interventi di messa in sicurezza passivi (ad esempio, reti, valli e rilevati paramassi, rinforzo delle costruzioni esistenti) e attivi (ad esempio, rimozione di massi pericolanti, evacuazione delle acque, drenaggi e realizzazione di opere di sostegno).

 

 

Progettazione di opere d’ingegneria naturalistica: stabilizzazione di pendii tramite adeguato drenaggio delle acque e realizzazione di opere di sostegno (terre armate, muri a secco, gabbioni in pietra naturale, cassoni in legno, briglie) e di sistemi per il rinverdimento e contro l’erosione superficiale (geotessili in juta, talee, viminate, graticciate, palificate e idrosemina).

 

Stesura di piani di monitoraggio, controllo, allarme ed evacuazione.

 

Monitoraggio dei movimenti in terreno e roccia: pianificazione della metodologia e tempistica di indagine e interpretazione di movimenti profondi e superficiali (instabilità di pendio, crolli di roccia e cedimenti di infrastrutture). Le misurazioni possono essere eseguite tramite ad esempio punti fissi, inclinometri, estensimetri, georadar e lidar.

 

Verifica dello stato e monitoraggio di interventi di messa in sicurezza esistenti.

 

Interventi d’emergenza con servizio di picchetto 24/24h, partecipazione a cellule di crisi.